Le conseguenze dell'”Instagram effect” sul tuo Hotel

Da 200 milioni di utenti attivi a marzo 2014 a 600 milioni nel 2016, di cui 100 milioni guadagnati in soli 6 mesi (e 11,5 milioni solo in Italia).

Instagram sta diventando il terzo social network più popolato al mondo dopo Facebook e Youtube con una crescita da… Beh, cosa te lo dico a fare? 🙂

Ma non è solo una questione di numeri. Perché il social delle foto sta anche mettendo in atto l’ennesima rivoluzione nel settore del turismo.
Dopo Airbnb, dopo i portali verticali, ora Instagram.
Voglio aiutarti a comprendere questo “Instagram effect”: e insegnarti a sfruttarlo prima degli altri.

Perché Instagram.

Diverse volte abbiamo sottolineato come la nostra mente funzioni per associazioni e mediamente ragioniamo così:

  • c’è un luogo dove cercare le cose. Si chiama Google.
  • c’è un luogo dove comprarne molte. Si chiama Amazon.
  • c’è un luogo dove cercare i video. Si chiama Youtube.
  • c’è un luogo dove connettersi con il mondo. si chiama Facebook.

E sta nascendo un nuovo luogo dove si cercano le foto. Si chiama Instagram.

Nel mondo dei viaggi, le foto che si trovano sul social acquistato da Zuckerberg nel 2012 stanno diventando lo strumento per crearsi un’opinione su determinate località e attività ancora prima di cercare su Google. Si, sto provando a dirti che il customer journey (il percorso dell’ospite) delle prossime generazioni può partire direttamente da Instagram e concludersi sul tuo sito o su un portale di prenotazione.
Tenendo a mente che parte dei ventenni (i famosi millennials) si sta già comportando così, indaghiamo insieme questo percorso.

Come avviene? Lo abbiamo chiesto direttamente a un “instagrammer”, Marika Marangella (@marikamarangella) che lo usa come la sua guida turistica: ecco come si comporta se vuole andare in una determinata località.
1. Prima di tutto effettuo una ricerca della località su “luoghi” per farmi un’idea di com’è un posto se so che ci devo andare o vorrei andarci.
2. Se non trovo nulla di interessante cerco il nome della località come hashtag e comincio a guardare i tag correlati che mi vengono proposti per farmi ispirare.
3. Di solito mi capita di trovare foto che attirano la mia attenzione, per dei particolari (cibo, composizione, soggetti) e vado a “spulciare il profilo” di chi l’ha caricata.
Se ha un hashtag correlato all’hotel guardo cosa hanno caricato gli utenti per vedere se il valore delle foto “combacia” con quelle del profilo.
4. A questo punto, se questo profilo mi piace succedono due cose:
A) ho bisogno di prenotare velocemente e provo ad andare sul sito o a cliccare su “contattaci” (se si tratta di un profilo instagram business) per richiedere informazioni sul prezzo e riservare una camera.
Mi capita spesso anche di andare su Booking.com e prenotare direttamente da lì o confrontarlo con 1-2 altri profili che mi piacevano (magari suggeriti tra gli hotel correlati a quel profilo).
Solitamente la probabilità di prenotare in uno di questi hotel è molto alta, dato che le foto che ho visto mi hanno già “convinta” e non ho bisogno di fare tante comparazioni.
B) Se non ho urgenza mi salvo il profilo tra i preferiti, così una volta che sono pronta per prenotare è lì, a portata di click.


Ora prova a chiederti: “come può il mio Hotel intercettare questa domanda?

“Il mio profilo sa soddisfare le domande che si pone un utente prima della prenotazione?”

Adesso so cosa penserai.
“Beh ma non tutti vivono in destinazioni turistiche e ricercano il luogo dove è presente il mio Hotel”

Vero. Ma è anche vero che Instagram ha creato una nuova forma di turismo.


Il potenziale dell'”effetto Instagram”

La tecnologia ha creato un ambiente dove possiamo vedere le persone sui nostri social network visitare posti stupendi ogni giorno, ad ogni ora. Per molti viaggiatori e non, vedere le esperienze condivise significa immedesimarsi da remoto in quei paradisi lontani e procedere con prenotazioni ispirate.

Prima c’era la tv, le riviste, i cataloghi. Poi sono arrivati i video e i blog.
Oggi una foto pubblicata nel modo giusto ha la possibilità di creare una nuova destinazione turistica.
Da zero.

Questo articolo di National Geographic racconta come Instagram abbia oggi la capacità di indirizzare flussi turistici verso luoghi, attrazioni e attività (fino a quel momento sconosciuti) partendo dalle foto scattate dai suoi utenti.

Un caso famoso è avvenuto in Norvegia, la foto di un panorama pazzesco su una roccia a strapiombo sul lago Ringedalsvatnet, ha fatto più volte il giro del mondo.
Tra il 2009 e il 2014 i visitatori di questo paradiso naturalistico sono passati da 500 a 40000 all’anno. Tutto grazie al boom di foto su Instagram.

I casi come questo sono sempre di più, e possono riguardare panorami mozzafiato, dettagli di design, food, eventi particolari di una specifica località.
Impara a costruire la tua “destinazione” partendo dai tuoi punti di forza, avrai Instagram in pugno.

Vuoi capire anche tu come attivare “l’effetto Instagram” e intercettare la domanda dal social delle foto?

Contattaci per una consulenza.