Il suo spirito sopravviverà in Microsoft Edge
Il 15 giugno 2022 Microsoft ha annunciato l’abbandono di Internet Explorer che dopo la versione 10 di Windows non darà più alla luce alcun aggiornamento. Il longevo e fragile browser di casa Microsoft verrà sostituito ed assorbito in Edge.
Dal punto di vista operativo non sarà una grande perdita dato che ad utilizzare questo browser sono in pochissimi, negli Stati Uniti, solo l’1,98% dei PC americani ha utilizzato IE a maggio (fonte Statcounter).
Come detto l’applicazione è stata ritirata dal 15 giugno in poi e non è più disponibile su Windows 11 anche se, per ora, Microsoft non interrompe il supporto per Internet Explorer su Windows 8.1, gli aggiornamenti di sicurezza estesa di Windows 7 per le aziende e le versioni aziendali di Windows 10 e Windows Server.
Se utilizzi IE sul tuo computer, questo smetterà improvvisamente di funzionare?
Niente paura perchè Microsoft ritirerà IE in due fasi:
- i dispositivi verranno “progressivamente reindirizzati” da IE al browser integrato Microsoft Edge, nei prossimi mesi. (Microsoft afferma che ciò non accadrà per tutti i dispositivi contemporaneamente) anche l’icona di Internet Explorer della barra delle applicazioni reindirizzerà a Microsoft Edge, verrà aggiunto anche un pulsante “ricarica in modalità IE” alla barra delle applicazioni.
- successivamente Microsoft disabiliterà in modo permanente l’applicazione IE tramite un normale Windows Update.
Come funzionerà IE in Edge
Dalle Impostazioni all’interno di Microsoft Edge potrai accedere alla modalità sicura IE, questo per permettere agli affenzionati del vecchio browser di abituarsi gradualmente alla nuova modalità.
Microsoft annuncia anche quando verrà definitivamente ritirata la modalità IE per Edge:
- in Windows 10 2019 LTSC il 9 gennaio 2029; per Windows 8.1 il 10 gennaio 2023
- in Windows 7 (supporto esteso) il 15 gennaio 2023.
Nulla è ancor certo tuttavia e non è chiaro quando e se Microsoft smetterà davvero di dare supporto ai fruitori di IE correnti, la sola cosa certa è che ormai il mumero di seguaci del browser Microsoft si era notevolmente abbassato in favore di applicazioni gratuite e sicuramente più performanti.
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