L’importanza delle foto professionali per l’hotel: intervista a Eugenio Giovanardi

Quanto è importante avere delle foto professionali nel 2016 per un hotel?

Lo abbiamo chiesto a Eugenio Giovanardi, fotografo di Rimini che nel tempo ha sviluppato servizi fotografici per più di 200 strutture alberghiere e “qualcosa” l’ha imparato.

Eugenio, da uno a dieci che influenza hanno le foto di qualità per le prenotazioni in un hotel?

“Dico tra il nove e il dieci. E’ un investimento che gli hotel dovrebbero mettere in conto ogni 2-3 anni:
Da una parte la tecnologia in campo ottico e visivo migliora costantemente aumentando sempre di più il valore percepito di un’immagine, dall’altra tre anni nell’era del turismo globale sono un arco temporale dove le strutture devono sapere presentare innovazioni e novità da poter raccontare ai loro ospiti.”

Quali sono le foto a cui ti viene richiesta maggiore attenzione?

In assoluto quella delle camere è la foto a cui dedico più tempo.
Rappresentano il luogo più “intimo” del soggiorno e le persone vogliono poter vedere esattamente dove si troveranno. Magari è l’ambiente in cui ci trascorrono solo le ore di sonno ma nella loro mente la camera rappresenta ancora la prima cosa da guardare in un hotel.

E poi?

Dipende dalle caratteristiche dell’hotel, in generale sicuramente quello che lo rende unico ( spa, piscina, giardino, area relax ) e gli ambienti classici frequentati dagli ospiti come la sala da pranzo, il buffet della colazione, la hall.

Hai notato nel tempo che ci sono foto scattate in un certo modo che hanno più feedback positivi?

Si, in particolare le foto delle camere scattate con vista mare: l’inquadratura ripresa dal comò all’angolo opposto, luci che permettono di avere un ambiente illuminato all’interno e la profondità di campo con l’orizzonte ben visibile. E a proposito di orizzonte è importante che negli scatti sia sempre dritto e non storto, migliora nettamente l’armonia compositiva della foto.

In generale, come dicevo prima la panoramica delle stanze se ben realizzata ha fortissimo impatto sui visitatori.
Mi viene chiesto spesso ad esempio di fare shooting fotografici per target diversi delle camere con arredamenti interni che si differenziano tra loro: dal romantico, al familiare fino a quello business.

Cosa inserisci nella composizione delle foto per renderle “uniche”?

“Premesso che sconsiglio di inserire elementi che poi l’ospite non si ritrova in camera ( come ad esempio rose, fiori, cioccolatini o altre particolarità decorative ) perchè crea una falsa aspettativa, faccio scegliere a chi gestisce l’hotel cosa inserire per arricchire di contenuti gli spazi rimanendo nel target.
Ad esempio, se ci sono mostrare nella composizione della camera dei peluche nelle camere familiari o degli oggetti che richiamano il tema dell’infanzia.”

E quali sono secondo te le foto che non dovrebbero mai mancare?

La foto dello staff. Sono davvero importanti nel momento in cui chi visita il tuo sito per la prima volta non si mette in contatto con una struttura, ma con delle persone riconoscibili.
E per chi ha già prenotato in passato è sicuramente un ottimo modo per ricordare alle persone che ha incontrato nella passato soggiorno.

E il virtual Tour con la foto a 360 gradi degli spazi è oggi un servizio fondamentale per un hotel.

Per chi è dubbioso su questa opportunità quali sono i motivi per cui lo consiglieresti?

“Sicuramente il primo è la trasparenza. Il virtual tour è uno strumento fotografico con cui non puoi ingannare. è come dare in mano all’utente le chiavi dell’hotel, non c’è niente da nascondere.
Correlato a questo c’è un discorso di intelligibilità, nel senso che con le foto a 360 gradi si risolvono tutti i problemi legati al far capire al cliente la camera: la foto panoramica dà un’esatta idea della dimensione della camera, degli spazi, dei bagni, della vista dei balconi difficile da trasmettere con foto normali e video.Di conseguenza il grosso problema di chi gestisce un hotel, ovvero il potenziale ospite che chiede maggiori informazioni e foto della camera ( perchè dal sito non si capisce quanto è grande o come sono i bagni ), viene spazzato via.Poi c’è un discorso legato a Google.

Essendo un prodotto del motore di ricerca californiano, restituisce un benefit integrando le informazioni della pagina Google my business e migliora l’ottimizzazione SEO della scheda.
Inoltre ha un grande impatto anche sui risultati di ricerca del nome hotel: molte volte viene mostrata la panoramica “street view” realizzata dall’automobile di Google passata davanti alla struttura durante i mesi invernali ( con brutto tempo, ambienti spogli e immagini poco accoglienti ) ed il fatto di poter dare l’anteprima con la miniatura che guarda gli interni risolve questo problema in quanto sostituisce la vista esterna.

In più, il virtual tour è integrabile sul sito con un semplice codice html quindi può essere integrato anche in canali differenti da Google maps. Da i primi di giugno è inoltre possibile utilizzarlo anche su Facebook che dà la possibilità di caricare sulla propria bacheca immagini a 360 gradi.

Non è un caso che i grandi portali di prenotazione si stanno muovendo su questa filosofia: Anche Expedia permette di integrare le foto panoramiche all’interno della propria galleria fotografica.

Perfetto, Grazie Eugenio. Dove possiamo trovare i tuoi contatti e le tue foto?

Sul mio sito www.tresessantastudio.it
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